Rate del mutuo troppo alte? Ecco chi può chiedere la sospensione

Il miglioramento della situazione economica ha permesso al mercato immobiliare di ripartire almeno parzialmente, anche se permangono zone d’ombra. Anche il mercato creditizio sembra risentire del mutamento di atmosfera, con le banche più disposte ad allentare i cordoni della borsa in favore di chi intenda investire sulla proprietà dell’abitazione. Proprio il permanere di alcuni fattori d’incertezza dovrebbe però consigliare una certa prudenza in tal senso, anche perché sono molti i nostri connazionali ancora alle prese con un rateo del mutuo troppo alto, tale da impedire loro a volte di onorare il debito assunto alla stipula del contratto. In favore di questi consumatori va però rimarcato come sia intervenuta la possibilità di sospendere la corresponsione della rata, in attesa di tempi migliori. Andiamo a vedere dunque nel dettaglio di cosa si tratti.

Cos’è la sospensione della rata del mutuo

La sospensione della rata del mutuo ha rappresentato un provvedimento molto importante all’interno della Legge di Stabilità 2015. In pratica, si tratta di una vera e propria moratoria di cui possono approfittare i cittadini che abbiano ottenuto un finanziamento per l’acquisto della prima casa, ma che siano entrati in una spirale di difficoltà che gli impedisce di onorare il debito contratto. In casi di questo genere e per evitare che le famiglie possano perdere non solo i soldi investiti, ma anche la casa, si dispone che possano richiedere all’istituto bancario con cui è stato stipulato il contratto di mutuo che il versamento della quota capitale delle rate venga sospeso, mentre dovranno essere invece versati gli interessi. La sospensione può arrivare ad un arco temporale massimo di un anno ed è subordinata al realizzarsi di alcune condizioni:
1) il licenziamento del mutuatario, l’avvenuta riduzione dell’orario lavorativo per non meno di trenta giorni oppure eventi tali da comportare comunque la riduzione del salario;
2) il decesso o un grave incidente dell’interessato tale da riflettersi sulla sua capacità lavorativa.
La sospensione può essere concessa anche a chi abbia già goduto di un beneficio simile nel corso del triennio precedente al varo del provvedimento, dal quale devono però essere passati almeno due anni e con la condizione che il mancato pagamento non abbia oltrepassato i dodici mesi di durata.

Come richiedere la sospensione del mutuo

Chi intenda usufruire di questa misura, deve inoltrare una domanda usufruendo del sito istituzionale del “Dipartimento del Tesoro e Consap SPA”, non senza prima aver provveduto alla compilazione dell’apposito modello disponibile. Una volta che sia stato espletato questo primo passo, occorre attendere circa 20 giorni, nel corso dei quali l’istituto bancario provvederà a reperire le informazioni necessarie per farsi un’idea sulla risposta da dare. Nel caso di una risposta affermativa, la sospensione dovrebbe senz’altro essere operativa nel termine di un mese.

Uno strumento alternativo

La sospensione rappresenta una concreta alternativa al “Fondo di Solidarietà mutui prima casa”, istituito nel 2007, grazie al quale è possibile sospendere il pagamento della rata per un arco di un’anno e mezzo. La differenza tra i due provvedimenti sta nel fatto che mentre con la moratoria occorre comunque pagare gli interessi, il Fondo di solidarietà paga anche questa parte del rateo, trasformandosi di fatto in uno strumento di welfare a tutto tondo, sanando condizioni molto problematiche a livello sociale.

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